Squillo minorenni, problema sociale

"Squillo" minorenni, problema sociale
"Squillo" minorenni, problema sociale. Barbara Benedettelli Blog

Squillo minorenni, un problema sociale da non sottovalutare. Quando le si scopre, si dice che sono ragazzine normali. Beh, no. “Normali” non sono. Dobbiamo capire che cos’è questa normalità di cui parliamo anche quando scopriamo un assassino. E’ una normalità che vediamo da fuori, a una lettura superficiale. In realtà nasconde un disagio interiore che un’occhio attento e amorevole potrebbe cogliere, prima che sia tardi.

Che cosa stiamo dando ai giovani di oggi, quale società. Dobbiamo guardare oltre la superficie dove vediamo la normalità per cogliere i sintomi dello smarrimento, di quel vuoto interiore, spirituale, che tendiamo a riempire con le cose. Cose che vogliamo subito, a costo di perdere la dignità personale.

Oggi il valore di una persona è determinato da ciò che quella persona possiede. Se possiedi, che siano oggetti, immobili, perfino le persone stesse, allora  sei degno di nota, di attenzione. Se appari, ci sei. Che cosa pretendiamo dai giovani se questi sono i valori che promuoviamo?

Viviamo in una società dove non c’è tempo per gli affetti, per dare sostanza alle relazioni che contano e allora qualsiasi relazione va bene.

Allora una ragazzina può dire che i suoi clienti sono persone per bene, che con lei erano gentili. Alla fine quello che c’è davvero è il nulla. Un nulla terrificante che può essere colmato da qualsiasi cosa, che può portare a mercificare il proprio corpo, a cercare “nelle cose che si potrebbero solo sognare”, il senso dell’esistere. Ma se c’è una baby squillo è perché qualcosa nella sua vita, anche familiare, non va. Mancano i punti di riferimento e un progetto per il presente e per il futuro che nessuno trasmette.

Così come nessuno trasmette l’amore per se stessi, nessuno (né famiglia, né scuola, né stato) va alla ricerca delle qualità che ognuno di noi ha, per poterle coltivare e fare crescere dando al proprio percorso di vita una linea capace di traghettarci verso il futuro. Un futuro di cui non abbiamo più certezza. Ci identifichiamo con quello che possiamo comprare e se non abbiamo abbastanza denaro allora tutto è lecito, allora una ragazzina si prostituisce e poi dice: “cosa ho fatto di male?”. E noi che cosa rispondiamo alle “squillo minorenni”? Chi sono le loro madri e i loro padri? E chi sono coloro che usufruiscono delle loro prestazioni?

Oggi il valore di una persona è determinato da ciò che quella persona possiede. Se possiedi, che siano oggetti, immobili, perfino le persone stesse, allora  sei degno di nota, di attenzione. Se appari, ci sei. Che cosa pretendiamo dai giovani se questi sono i valori che promuoviamo?
La scelta è tua

Barbara Benedettelli

Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.

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