La Giornata Internazionale dell’Uomo, i suoi obiettivi e le discriminazioni maschili ancora poco conosciute
La Giornata Internazionale dell’Uomo celebra il contributo maschile alla società, alla famiglia e ai figli. Un’occasione per sensibilizzare su discriminazioni, salute e diritti dei padri separati e delle vittime maschili di violenza.
La Giornata Internazionale dell’Uomo, inaugurata nel 1999 a Trinidad e Tobago, viene celebrata in Italia dal 2009 grazie all’impegno dell’avvocato Giorgio Ceccarelli, presidente dell’Associazione Figli Negati. L’associazione ha promosso anche la Marcia dei Papà o Daddy’s pride, una manifestazione che ogni anno il 19 marzo, a Roma, riunisce padri separati italiani e stranieri per difendere il diritto inviolabile di ogni figlio di amare due genitori e quattro nonni. Nel 2025 la Marcia ha raggiunto la 33° edizione, segno di un tema ancora vivo e urgente.
Un movimento che non nasce contro le donne o le madri, ma a favore dei figli e del loro diritto alla bigenitorialità, all’affetto equilibrato di entrambi i genitori e dei nonni. L’Associazione ha istituito anche la Casa dei Papà separati, per offrire ai padri separati, spesso privati della casa coniugale, un luogo protetto dove incontrare i propri figli.
Esistono infatti forme di violenza maschile non ancora pienamente riconosciute, come analizzo nel mio libro 50 sfumature di violenza. Femminicidio e maschicidio in Italia (Cairo Editore), attraverso dati, fatti e testimonianze dirette. Una violenza che può assumere forme psicologiche, economiche, ma anche fisiche, e che colpisce uomini spesso abbandonati dalle istituzioni e dalla società civile. Uomini che faticano a chiedere aiuto per paura di non essere creduti, per il timore di essere giudicati colpevoli a prescindere o per il peso di stereotipi culturali che ancora associano la virilità alla forza e al silenzio.
Oggi la Giornata Internazionale dell’Uomo è riconosciuta in oltre 50 Paesi, con il sostegno dell’ONU e dell’UNESCO. L’obiettivo è quello di celebrare il contributo maschile alla cura familiare, al sostegno della comunità, ma anche di accendere i riflettori su problematiche ancora troppo spesso taciute: la salute fisica e psicologica degli uomini, le discriminazioni subite durante separazioni e divorzi, e le violenze di cui sono vittime. Ma anche per portare equilibrio tra i sessi e migliorare le relazioni di genere.
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