Musulmani e Cristiani insieme. E’ possibile?

dialogo possibile?

Musulmani e Cristiani insieme. E’ possibile? Domanda che molti si fanno in questi giorni oscuri. Io ovviamente non ho risposte, ma voglio pubblicare quanto ricevo nella speranza, che al momento resta tale, che una pace sia possibile. 

Elisabetta Cipollone, amica e donna straordinaria, dopo una dei più atroci momenti che una mamma possa vivere costruisce pozzi in Etiopia in nome del figlio scomparso Andrea, e partecipa al progetto di giustizia ripartiva Sicomoro (di cui parlo nel mio libro Vittime per Sempre) e assiste a un corso di poesia per reclusi. Elisabetta ha ricevuto una lettera e una poesia, in una giornata in cui musulmani e cristiani hanno dato un primo segnale di dialogo, recandosi insieme in molte chiese. La poesia è stata scritta  da un detenuto musulmano.

Cara Elisabetta, 

non posso non pensare anche a te per questa Poesia, in forma di Preghiera, consegnata in Laboratorio a Silvana Ceruti e Alberto Figliolia, nella Casa di reclusione di Milano-Opera,  da un giovane Musulmano, proveniente dal  Marocco e di cui possiamo scrivere le sole iniziali: A.B. Come scrive mio fratello Carlo, anche lui Volontario in LaborMiraggio - Casa di reclusioneatorio: “Quando l’abbiamo condivisa la scorsa settimana in Laboratorio, siamo rimasti tutti colpiti da quelle parole, e molto profondamente; io poi in particolare dal fatto che a scriverle è un musulmano , ma non certo un cristiano.Questo secondo me aggiunge ulteriore peso assoluto alle sue parole, perché vanno oltre a qualsiasi rappresentazione di Dio, ma vanno direttamente dall’uomo a Dio, qualunque sia il nome che gli si voglia dare. In questi tempi in cui si tende a non chiedere a Dio conforto e perdono per i propri umani errori, ma giustificazione per in propri crimini disumani, mi è sembrato un messaggio davvero importante”. Ci sembra che nello smarrimento dopo la strage di Nizza, poi Istanbul, poi la Germania, e poi ancora Ruen, questi pensieri arrivino al cuore, interpellandoci. Si tratta di un giovane Musulmano, proveniente dal Marocco.

Sul volto scivola una lacrima

Sul volto scivola una lacrima
senza il mio permesso
e lascia una grande traccia
sul guanciale del male.

Il respiro scende nei polmoni
con grande fatica
per cancellare ogni colpa
alla ricerca di un destino pietoso.

Dio, tu ci hai donato la sofferenza
come rimedio allimpurità per migliorare le nostre essenze,
perché gli occhi sono soltanto
piangenti e oscuri specchi,
ma il dolore
è la nostra unica nobiltà

A.B.

Laboratorio di Lettura e scrittura creativa nella Casa di reclusione di Milano Opera

La scelta è tua

Barbara Benedettelli

Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.

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