Ha mai avuto professori simili?
Momenti. Solo momenti di qualche professore. Ce ne fossero in ogni scuola di professori come Cicerino! Non si demoralizza mai e anche se il sistema scolastico italiano non sempre lo consente va avanti a fare il suo lavoro con passione. Fantascienza!
Che differenza c’è tra la scuola della realtà e la scuola raccontata nei liceali?
La realtà fornisce gli spunti come viene fatto per tutti i buoni racconti, poi la vita vera è un’altra cosa. Diciamo che questa fiction è vero-simile.
Cicerino nella fiction convive con la professoressa Enrica Sabatini interpretata da Claudia Pandolfi. Enea, il nuovo insegnante “bello e impossibile”, interpretato da Massimo Poggio, creerà problemi alla coppia ?
Creerà problemi che diventeranno situazioni vantaggiose per la commedia. Subentreranno per esempio la gelosia e l’equivoco.
Com’è lavorare con la Pandolfi?
Lavorare con Claudia mi viene naturale. Abbiamo cominciato con Distretto di Polizia e poi per qualche anno abbiamo preso strade diverse. Ci siamo ritrovati sul set dei “Liceali” ed è stato come se non ci fossimo mai persi di vista. C’è un’ottima intesa professionale e umana con lei e con tutto il cast, si lavora in armonia, in allegria.
I liceali è alla seconda stagione televisiva, in poco tempo è diventato un cult. Qual è il segreto del suo successo?
Credo che abbia contribuito molto la scelta del tema. Occuparsi della generazione di mezzo -quella che si trova tra l’infanzia e l’età adulta- è stata una scelta vincente. I bambini guardano “I Liceali” per sapere come saranno da grandi, gli adulti li guardano perché vogliono scoprire chi sono questi ragazzi.
E lei che liceale era?
Ero un ragazzo svogliato. Non trovavo grandi stimoli, ero poco interessato a tutto tranne che alle attività extrascolastiche, grazie alle quali è nata la mia passione per il teatro. Ci andai per la prima volta con il professore di francese. Ci portò a vedere una commedia satirica, “Il Volpone” di Ben Jonson con un giovanissimo Mario Scaccia. Rimasi affascinato.
I personaggi che interpreta le rimangono dentro anche quando cala la scena?
C’è lavoro e lavoro, alcuni personaggi, come per esempio Paolo Borsellino, ti costringono a un grande viaggio introspettivo, ma anche a cercare di capire le motivazioni, la storia, e ti arricchiscono come persona.
Giorgio Tirabassi ha ancora sogni nel cassetto?
Dovrei trovare la chiave. A pare gli scherzi sì. Il cassetto c’è, è aperto, ci sono dentro molti sogni. Tanti progetti che sto cercando di realizzare.
Il Natale è vicino. Qual è il regalo piu’ grande che potrebbe ricevere quest’anno?
Lei mi fa una domanda difficilissima!
Che cos’è la famiglia?
Il quotidiano.
Qual’è il valore al quale non rinuncerebbe mai?
L’onestà.


