Massimo Boldi

Boldi Massimo
Intervista di Barbara Benedettelli sulla morte della moglie Marisa

Massimo Boldi intervistato da Barbara Benedettelli per il settimanale Stop – novembre 2009

Il 9 novembre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consegnato i Premi Vittorio De Sica 2009 ai personaggi che si sono distinti nel cinema, la cultura, le scienze e la società.
Tra i premiati per il cinema c’è un emozionatissimo Massimo Boldi: “Il premio è davvero inaspettato, avrei voluto condividerlo con Christian De Sica”, forse un riavvicinamento della straordinaria coppia cinematografica sciolta nel 2005, un anno dopo un evento che ha costretto la famiglia Boldi a dover affrontare il dolore più grande, quello della perdita prematura, per malattia, di chi si ama.
Sono trascorsi quasi 5 anni dalla scomparsa di tua moglie Marisa. Un dolore straziante e insieme la necessità di ricominciare. Me ne vuoi parlare?
Non ci aspettavamo che finisse cosi. Ci avevano assicurato che la malattia non era grave, che c’erano cure avanzate, invece abbiamo vissuto in un limbo di promesse, di illusioni, di delusione e di dolore. Pensa che nei momenti in cui stava meglio lei a tavola gridava: “non voglio morire” e poi piangeva. Non è bello. Non è bello per niente. Gridava ed era consapevole di tutto. Era consapevole anche quando siamo andati a pregare disperati sulla tomba di Padre Pio nella speranza che tutto tornasse normale. Lei dentro lo sapeva che non ce l’avrebbe fatta.

Cosa te lo fa pensare?
Sul suo comodino c’era un libro che spiegava cosa significa pregare per andare verso il Padre. Mi viene in mente la crocefissione, Gesù viene chiamato al Padre per salvare l’umanità, chi può negare che lei non se ne sia andata per salvare la sua famiglia? Da cosa non lo so. Lo sapremo.

Quando sono entrata nel sito www.marisaboldi.it mi sono trovata in un mondo pieno d’amore. Non ho potuto fare a meno di emozionarmi e piangere leggendo le centinaia di lettere che vi arrivano ogni giorno. Perché il sito?
Il sito è una specie di santuario dove migliaia di persone scrivono, salutano la nostra Marisa, le chiedono consiglio o ci raccontano dei loro cari perduti. Anche le persone che non hanno subito perdite e non vivono il calvario della malattia qui trovano ciò che permette di ridimensionare i problemi del quotidiano. Tutto questo ci conforta moltissimo.

Chi ha scritto la lettera di addio che appare nella prima pagina del sito?
Quella lettera l’ho scritta io senza rendermene conto esattamente un’ora dopo la sua scomparsa. La mia mano andava da sola. Ti assicuro che io non sono proprio capace di scrivere in quel modo, ancora oggi mi meraviglio quando ci penso. Io credo che lei in quel momento era ancora sopra di noi e aveva pensato di scrivere un messaggio tramite la mia mano.

Hai sentito altre volte la sua presenza?
Ogni sera per quasi un anno. Quando andavo a dormire pensando a lei spegnevo la luce e la vedevo sopra di me, era come un’ombra bianca che mi guardava senza espressione. Mi dava grande serenità. Io voglio pensare che alla fine oltre la morte ci deve essere qualcosa.

Manuela tu hai mai sentito la presenza di tua madre?
Pochi mesi prima della scomparsa avevamo deciso di verniciare alcune stanze, la mamma non si fidava molto degli estranei così aveva pensato di nascondere un sacchetto in cui tenevo i miei gioielli, temeva che l’imbianchino potesse portarli via – povero imbianchino – , poi non si è mai più ricordata dove lo aveva messo. Quando se n’è andata io durante le mie preghiere, parlando con lei di tutto, le chiedevo di farmi trovare quel sacchetto. Un giorno papà deve partire per lavoro e noi lo aiutiamo a fare le valigie. A Michi chiede una cosa, a Marta ne chiede un’altra, a me chiede un pigiama che non portava da tempo, apro un cassetto ma non c’è, ne apro un altro non c’è, apro il terzo cassetto e il pigiama è lì, lo sollevo e sotto c’è il sacchetto. Ho tirato un urlo. Perché papà ha scelto proprio me per cercare il pigiama? Perchè quel pigiama e non un altro? Sono sicura che è stata lei.

Lei c’è Marta?
Quando ascolto la radio mi accade spesso di desiderare una particolare canzone e questa magicamente arriva. Non è strano? E poi ci sono i profumi, i sogni, le coincidenze delle date. Sì, lei c’è.

Micaela ?
Io ho trascorso anni di disperazione, quando un malato soffre cosi tanto soffri anche tu, è un dolore che brucia il cuore. Poi quando se ne va ti manca, adesso per esempio vorrei stringerla, vorrei abbracciarla, ma come faccio? Dov’è? E’ dura vivere senza la mamma, ma sono sicura che quando trovo la forza di affrontare i miei problemi è perché lei mi aiuta, mi guida.

Massimo l’idea si mettere la voce di Marisa nel sito è tua o delle tue figlie?
Mia. Sono diabolico, ho pensato che nel cellulare aveva la segreteria telefonica con la sua voce, l’ho presa e l’ho trasferita nel sito, adesso la sua voce rimarrà per sempre: “ciao sono Marisa lasciatemi un messaggio”.

La vita va avanti, lei non è più qui fisicamente ma c’è in ogni cosa fuori e dentro di voi. C’è anche nella vostra casa di produzione a gestione familiare alla quale avete dato il suo nome, “Mari film”. Cosa avete in cantiere?
Stiamo lavorando a una divertentissima fiction tv per Mediaset, la vedrete nel 2010. Con me ci sono Enzo Salvi, Barbara de Rossi, Elisabetta Canalis e Gloria Guida.

E per Natale?
Quest’anno lascio libero spazio alla concorrenza, ma da febbraio saremo agguerriti, cominceremo a girare Matrimonio alle Hawaii per il Natale 2010. Io e le mie figlie siamo orgogliosi della nostra casa di produzione, Marisa la voleva tanto e noi non ci siamo arresi al dolore. All’inizio è stata durissima anche perchè siamo rimasti soli, non è facile stare vicino a chi soffre, anche gli amici piu’ cari si erano allontanati. Abbiamo dovuto chiudere un capitolo della nostra vita per aprirne un altro e ricostruire. E’ faticosissimo, ma bisogna farlo, per noi stessi e per chi non c’è più.

Barbara Benedettelli

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Barbara Benedettelli

Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.

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