Ci sono reati che sono male in sé e non perché sono proibiti. E per chi li compie non deve esserci scappatoia.
La condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio 2013 travolse e uccise Beatrice Papetti, di soli 16 anni, è una rarità per quanto riguarda gli omicidi stradali. Ma la pena resta non equa rispetto alla gravità del fatto e al valore immenso del bene sottratto, un bene che non è restituibile: la vita.
Ora mi aspetto che il nuovo Ministro della Giustizia Orlando prenda in seria considerazione la possibilità di eliminare gli sconti automatici per quanto riguarda tutti i reati contro la persona. La pena effettiva infatti sarà infatti di circa 1 anno e 8 mesi in virtù della detrazione di 75 giorni di pena ogni semestre se il carcerato si “comporta bene”.
Il carcere e la vita reale devono somigliarsi per poter restituire alla società persone capaci di prendersi al responsabilità delle proprie azioni e non mi risulta che, per esempio, se al lavoro ci comportiamo bene, dunque svolgiamo le normali funzioni, ci regalino 5 mesi in più ogni anno di stipendio!
E’ ora di cambiare marcia!
@bbenedettelli
Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.
Ci sono reati che sono male in sé e non perché sono proibiti. E per chi li compie non deve esserci scappatoia.
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