Oggi 25 novembre 2022, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, faccio un appello. Prima, però, il tema. In
Bene che gli scandali sessuali siano stati denunciati, benissimo che finalmente il segreto di Pulcinella non sia più tale. Ci sono uomini che usano il loro potere per ottenere favori sessuali che altrimenti resterebbero sogni proibiti. Altri che abusano schifosamente di quel potere con la forza e che devono essere condannati, senza se e senza ma.
Però un ma in questo ragionamento c’è, anzi due. Da una parte occorre distinguere tra avances senza seguito una volta che la donna rifiuta; molestie sessuali; stupri e abusi di potere. Dall’altra parte bisogna riconoscere (e denunciare) che ci sono avance anche spinte, molestie sessuali e abusi di potere altrettanto subdoli commessi dalle donne. Per sconfiggere un male, non bisogna nasconderne un altro, per di più se correlato al primo.
Finalmente le donne hanno fatto appello alla dignità e deciso di mettere fine al balletto ingiusto del “se me la dai”. Richiesta più o meno esplicita alla quale molte hanno saputo rinunciare. Perdendo magari un’occasione, oppure no, perché hanno perseverato con determinazione bussando ad altre porte. Alcune invece non sono riuscite a sottrarsi, intrappolate tra la potenza di un sogno e la crudezza della realtà o della violenza.
Ma non cambierà nulla sino a quando gli uomini di potere che di quel potere non abusano, non racconteranno di un altro abuso di potere: quello della seduzione erotica femminile. Fino a quando anche le donne stesse non condanneranno quella minoranza (agguerrita) di loro, che usano coscientemente il proprio corpo come merce di scambio, facendo leva sulle debolezze maschili.
Per tante (troppe) che subiscono i soprusi soffrendone una vita, ce ne sono alcune che il corpo lo usano in un’avida logica di mercato per ottenere vantaggi. Narcise, ambiziose, scaltre maestre di una seduzione erotica che non lascia scampo, innata o appresa, per esempio, dalle migliaia di articoli che si trovano su internet, o nelle riviste femminili: “Come sedurre il tuo capo”, “Come sedurre un uomo sposato” ecc..
E che diventano a loro volta molestatrici sessuali, ma anche usurpatrici di ruoli che dovrebbero essere di chi preferisce raggiungere i propri obiettivi senza compromessi.
“Non dovremmo vergognarci di essere sexy e di usare le nostre doti per ottenere quello che vogliamo. Non credo ci sia niente di male, lo fanno tutti”, avrebbe detto Cameron Diaz nel 2005 alla rivista Now.
Sedurre non è illegale. Fa parte della natura umana. Di ogni relazione.
Ma c’è un confine che riguarda il rispetto delle vite degli altri e perfino le pari opportunità, che pari devono esserlo per davvero. Superato il confine, quella seduzione diventa prevaricazione e perpetra quel sistema che è stato in parte (e giustamente) denunciato.
Le donne sono più spesso vittime, ma non lo sono sempre e non riconoscere anche le loro nefandezze, le loro responsabilità, le bugie che raccontano su di sé, impedisce un cambiamento necessario che deve riguardare anche loro.
Barbara Benedettelli
Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.
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