Mamma, quello è buono o cattivo? Difficile rispondere a un bambino… La distinzione tra il bene e il male non è sempre
Il mio primogenito oggi compie 19 anni. Da qualche giorno ha cominciato l’Università e visto che deve contribuire alla vita familiare economicamente, invece di passare il tempo libero al pc a lamentarsi che tanto non troverà un lavoro – perché dicono che non c ‘è allora tanto vale non cercarlo – è uscito e ha cominciato a cercarlo.
Dopo qualche porta sbattuta in faccia, demoralizzato è venuto da me a dirmi: “Mamma, non lo trovo…”. “In quanti ti hanno detto no?” gli ho chiesto. ” Due”. ” Bene, potrebbero essere anche dieci, ma magari l’undicesimo te lo dà. Insisti. ” Dopo il terzo rifiuto ha trovato un posto come aiuto cameriere. “Mamma, stasera faccio la prova, ho paura di non farcela perché non l’ho mai fatto”. “C’è sempre una prima volta, tu impegnati al massimo, guarda gli altri, chiedi aiuto senza paura e andrà bene”. Torna felice a casa e va avanti. Di lavori in un paio di settimane ne ha trovati tre: aiuto cameriere, volantinaggio, raccolta dati. E io figlio mio ti dico che ti Amo. Sono una mamma orgogliosa e fiera di te e anche di me che evidentemente ti ho tirato su bene.
A chi dice che quando si sarà laureato non troverà un lavoro rispondo che se lo ha trovato ora lo troverà anche quando avrà finito, anzi, per come è, per come pensa, lo troverà strada facendo. E a chi sostiene che quando fra 10 anni le sue possibilità lavorative saranno ancora le stesse, anche lui comincerà a deprimersi, io rispondo che ciò che accadrà tra 10 anni non lo può sapere nessuno. E tra una visione catastrofica e pessimista del futuro e una ottimista e positiva io scelgo la seconda. Perché nella prima ci sono rassegnazione e perdita, nella seconda speranza e certezza che il futuro lo si può determinare nonostante le avversità. Lascio agli altri la visione nera e l’incapacità di reagire piangendosi addosso senza fare nulla per determinare il cambiamento. Ai miei figli insegno che tutto può succedere e che molto dipende da noi. Con determinazione, disciplina, impegno, umiltà, coraggio e capacità di rialzarsi e di cambiare direzione, possiamo tutto nonostante le avversità.
A chi afferma che col tempo l’ottimismo si perde perché tanto è tutto nero io dico che si DEVE essere ottimisti anche quando c’è la tempesta, se ti lasci andare il vento forte ti trascina via e perdi la lucidità che ti permette di uscire indenne. A chi sostiene, a causa di un pregiudizio, che in fondo noi stiamo bene, non sappiamo cosa vuol dire essere disagiati, rispondo che prima di esternare frasi fatte si deve conoscere la storia delle persone. Se stessimo così bene mio figlio non dovrebbe fare tre lavori per mantenersi all’Università, per di più statale. Il pregiudizio a volte è una zavorra che ti tiene bloccato, altre volte è sinonimo di invidia, altre ancora è un’alibi che ti permette di stare seduto a contare le pecore senza accorgerti che sono sempre le stesse che fanno avanti e indietro e che a turno si siedono a contare le altre.
La fuori c’è il mondo. Uscire e trottare è la miglior soluzione a molti mali di cui in gran parte è colpevole la politica, ma in gran altra lo è la gente. Federico è contento di fare ciò che fa, anche se non fa figo. Sa che grazie a se stesso e al suo impegno, riuscirà a fare, prima o poi, ciò che vuole. E’ la mentalità che avevamo qualche anno fa noi adulti. Noi sapevamo che l’Università, lo studio, ti allargano la mente e gli orizzonti, che possono darti un futuro come lo vuoi, ma che senza l’impegno costante e l’umiltà di fare anche lavori meno gratificanti non si arriva da nessuna parte. Oggi molti giovani usciti dall’Università pretendono il posto assicurato ai massimi livelli. Credono che fare volantinaggio o l’aiuto cameriere non solo non è figo, ma neanche degno di così tanta intellighenzia. Io dico che sono mestieri che si possono scegliere anche per una vita intera, che possono però essere anche passaggi per andare altrove.
Morale della favola: Nulla cade dal cielo. Determinazione, umiltà e impegno però prima o poi ti permettono di prendere la luna. Auguri piccolo grande uomo!
@bbenedettelli Tutti i diritti riservati
Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.
Mamma, quello è buono o cattivo? Difficile rispondere a un bambino… La distinzione tra il bene e il male non è sempre
Mamma, Milano non mi piace perché non c’è il mare. Mi dai il numero di telefono di Dio che lo chiamo e