Omicidio stradale: Benedettelli, ancora non adeguati a Europa

(AGENPARL) – Roma, 16 mar – Leggo della giusta preoccupazione del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini, che si occupa della riforma del Codice della Strada, riguardo la bocciatura in Commissione Bilancio del comma relativo all’introduzione del reato di omicidio stradale. Del resto, se in anni e anni di battaglie ancora non ci siamo adeguati al resto d’Europa, non mi stupisce la reticenza a introdurre un reato che invece ha un grande valore moralizzante, dunque preventivo.

Il nodo primario è dovuto al fatto di introdurre un reato di omicidio volontario, ma una via c’è, ed è proprio il resto d’Europa, e non solo, a suggerirla. Nella maggior parte dei paesi le morti che avvengono a causa del mancato rispetto delle regole stradali sono trattate come reato a sé, anche se rimane nell’ambito del colposo. Quello che dobbiamo introdurre è il reato di omicidio stradale colposo, dando così a un evento che fa 10 Vittime innocenti al giorno, una sua fisionomia e sue proprie regole. Si agisce sulle aggravanti e sui minimi della pena che garantiscono, quanto meno, l’effettività della stessa.
Il problema reale in Italia è che alle condanne non corrispondo mai le pene grazie ai minimi troppo bassi e agli istituiti premiali. Altro problema è che invece di trattare chi compie gravi violazioni delle regole stradali con severità, arriviamo a fare sconti se si paga subito. Ma ogni pacca sulla spalla a chi infrange una regola di civiltà, con un “non farlo più” che può valere per un bambino ma non per un adulto cosciente e consapevole, è una possibile morte annunciata.
Martedi 24 marzo alle 17,00 le Associazioni di Vittime della strada manifesteranno nei pressi del Quirinale e in tutta Italia per chiedere nuovamente attenzione e per ricordare che una morte è per sempre.
Barbara Benedettelli
Il problema reale in Italia è che alle condanne non corrispondono mai le pene grazie ai minimi troppo bassi e agli istituiti premiali. Ogni pacca sulla spalla a chi infrange una regola di civiltà, con un “non farlo più” è una possibile morte annunciata.
La scelta è tua

Barbara Benedettelli

Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.

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