
L’amore ci salva la vita. In questo articolo scoprirai perché amare la vita, se stessi e il mondo è l’unica via per ritrovare senso, umanità e speranza. L’amore è l’unica vera rivoluzione possibile.
A pensarci bene, amore è una parola rivoluzionaria. Lo è ciò che rappresenta. Quando amiamo, ci sentiamo vivi. Sentiamo la vita scorrere nelle vene, entriamo in comunione con l’universo, in pace con noi stessi. Eppure, nella nostra società, parlare d’amore sembra spesso un atto ingenuo, fuori luogo. Ma l’amore non va nascosto: va gridato.
Perché abbiamo paura di parlare d’amore?
Quante volte pronunciamo la parola amore? E quante volte, nel farlo, percepiamo negli altri un disagio sottile, un fastidio che ci fa retrocedere nel silenzio? Eppure le parole sono potere. Sono strumenti per costruire senso, realtà, futuro. Se la parola amore sparisce dal linguaggio comune, che ne sarà di noi?
Viviamo immersi in un lessico segnato dalla crisi: decadenza, violenza, corruzione. È chiaro: qualcosa non va. E allora dobbiamo far risuonare questa parola con forza, con verità. Perché solo l’amore ci può salvare. Non un amore qualunque, ma un amore intero, che nasce dal nostro centro e si espande fino a toccare ogni cosa: noi stessi, gli altri, il mondo, la natura.
Cos’è l’amore? Quante forme ha? Dove si trova? Lo doniamo liberamente o lo razioniamo per paura di esaurirlo? Amore è anche giustizia, è economia, è politica, è ambiente. Perché ogni azione umana può essere ispirata da uno sguardo d’amore, se siamo interi. Come afferma il filosofo Michael Sandel: “La giustizia non riguarda solo il modo giusto di distribuire le cose, ma anche il modo giusto di valutarle.”
E non c’è giusta valutazione senza amore. Amore è lente, è forza creatrice. È ciò che ci consente di rinnovare ciò che tocchiamo. È l’unica luce in fondo a qualunque tunnel.
L’uomo moderno cerca ovunque prove della verità, senza mai trovarla. Perché non guarda dove dovrebbe: dentro di sé. È lì che vive il motore della vita e del mondo. È lì la forza che resiste perfino alla morte: l’amore.
No, non è retorica. È proprio perché l’abbiamo considerata tale che abbiamo sottovalutato la potenza di questo sentimento. Solo l’amore può salvarci dalla crisi morale, culturale, relazionale in cui siamo immersi. Ma attenzione: non un amore debole, sacrificabile. Un amore che protegge sé stesso e ciò che ama. Che non porge l’altra guancia se questo significa distruggere la vita o la bellezza.
Amare la vita nonostante tutto è un atto politico, culturale, umano. È un modo di abitare il mondo con dignità e speranza. È sapere che anche nella notte più buia c’è una luce possibile. È essere fari gli uni per gli altri. E sapere che chi parla d’amore col cuore in mano non è un marziano, ma uno come te.
Barbara Benedettelli
Sociologa, saggista, giornalista e Vicepresidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime. Autrice di 50 sfumature di violenza, L’amore ci salva, storie di sopravvissuti alla vita, Dialogo con l’Umanità, Connessioni Pericolose e altri saggi su crimine, AI, giustizia e relazioni umane. Leggi la biografia completa