Solitudine profonda, ecco come la vive chi affronta il carcere
Condivido con voi la poesia di un detenuto che ha partecipato al laboratorio di lettura e scrittura creativa nella Casa di reclusione di Milano-Opera.
Nella solitudine profonda
davanti a un nero quadro di spavento
sento un freddo tenebroso
che avvolge l’anima.
E tra singulti e orrori
cresce il dolore del mio dolore
e mi inginocchio su un piccolo tappeto
per elevare la solita preghiera
fino all’arrivo dell’alba
e di quello spiraglio di luce
che illumina la mia anima
che è una tomba che cammina.
A.B. Laboratorio di lettura e scrittura creativa nella Casa di reclusione di Milano-Opera
Sempre dal carcere, vi consiglio un documentario su cui riflettere. Il documentario è stato realizzato da Antonio Lemma ed è visibile cliccando QUI