Amor proprio: base per vincere la battaglia dell’esistenza L’amor proprio è una delle condizioni indispensabili da cui partire per affrontare la battaglia
Ogni giorno, ogni istante in cui viviamo dobbiamo prendere piccole e grandi decisioni che mutano in continuazione le nostre prospettive. Aut-aut, diceva il filosofo, fondatore dell’esistenzialismo moderno, Soren Kierkegaard. Ogni scelta è uno strappo. Tuttavia, coraggio! Sforzati di interiorizzare tutti i punti di vista, osserva bene e decidi.
So che è difficile, che non vorresti essere costretta a farlo, ma quando sulla tua strada ti si presentano più possibilità, non puoi più tirarti indietro. Se lo fai, se guardi indietro o peggio resti ferma, la tua vita prenderà una piega che non hai voluto. Sarai schiava delle circostanze.
Per tornare a Kierkegaard: “o questo o quello”. Scegli! Non rimandare. Rimandare è un alibi per non scegliere, e non scegliere equivale a una rinuncia. Quando la rinuncia non è consapevole, ma la conseguenza di un’azione mancata, è devastante e ci lega a sé per molto tempo.
Non solo, bisogna capire a fondo il valore di ciò a cui si rinuncia e il motivo per cui lo si fa. Ma devi anche essere certa che nella tua vita qualcosa non va, devi esserlo con tutta te stessa, devi prendere coscienza di quello che ti fa stare male, che sia fuori o dentro di te con la mente e il cuore che lavorano all’unisono. Solo così puoi fare un passo avanti verso la tua piena realizzazione. Verso un destino diverso. Verso un’altra te capace di essere felice. Se non decidi tu lo farà qualcun altro per te, e sicuramente non ti piacerà.
Rimandare una decisione può darci tempo di elaborare i nostri pensieri, ma rimandare troppo è una scusa per non assumersi rischi e responsabilità che una scelta radicale porta con sé. Non solo, aspettare troppo può farti perdere il treno del “destino”, che non è detto ripasserà. Lasciare certezze, atteggiamenti e schemi mentali a cui siamo abituati non è per nulla facile.
In questo non ci consola neanche sapere che le abitudini da cui vogliamo liberarci ci stanno strette come una gabbia, fuori dalla quale sappiamo esistere nuove straordinarie occasioni. Quando ci troviamo di fronte a un bivio abbiamo due o più possibilità, non necessariamente catalogabili in vincenti e perdenti, in buone e cattive. Si tratta semplicemente di opportunità diverse.
Noi abbiamo il diritto, il dovere e la possibilità di essere ciò che siamo al 100%, di essere felici, di avere successo nella nostra vita, al di là dei condizionamenti culturali ai quali siamo sottoposti sin dalla nascita. E di ciò che vorrebbero gli altri. Attenzione, per successo non intendo popolarità. Intendo una vita piena e felice! Avanti, scegli! Senza paura. Vai incontro alla vita che vuoi. Comincia da adesso, immaginala con tutta te stessa e poi agisci!
Barbara Benedettelli ( Punto e a Capo – Mondadori,2004)
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Barbara Benedettelli è saggista e giornalista pubblicista. Socio fondatore e Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, da anni è vicina ai familiari delle Vittime dei reati violenti. Attualmente è Assessore a Città di Parabiago (Mi) con delega a Polizia Locale, prevenzione stradale, Protezione Civile e cultura.
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