Gender Pay Gap, che cos’è? C’è davvero discriminazione? “Le donne in Italia sono sempre meno pagate dei maschi”, “Ecco quanto guadagnano meno
>>>Scrivo come se scattassi fotografie. Istantanee che tendono a cristallizzare l’attimo, per restituirlo, il più fedelmente possibile, al presente.
Barbara Benedettelli ha pubblicato Punto e a Capo. Ricominciare la nuova vita dopo la separazione (Mondadori, 2004); Top Secret, in qualità di curatrice (Mondadori, 2006); I Delitti del condominio. Storie di vicini che ammazzano (Cairo Editore, 2008); Il volto della Sindone. Alla ricerca della verità (Rti, 2010); Vittime per Sempre (Aliberti Editore, 2011); L’amore ci salva ( Imprimatur, 2014); Il maschicidio silenzioso. Perché l’amore violento reciproco e le donne non sono sempre vittime (Società Europea Edizioni, collana Fuori dal Coro, Marzo 2016); 50 Sfumature di violenza, femminicidio e maschicidio in Italia ( Cairo Editore 2017)
Dopo il Maschicidio Silenzoso una nuova approfondita e corposa inchiesta che dimostra senza se e senza ma come anche gli uomini possano essere Vittime delle donne che dovrebbero amarli. Lo dice pure la Convenzione di Istanbul: anche gli uomini possono essere vittime di violenza domestica. Beninteso: le donne sono certamente più colpite, a causa della minor forza fisica, della dipendenza economica e spesso emotiva, ed è dunque fondamentale che sia prioritaria l’attenzione verso di loro. Ma l’interesse non deve essere esclusivo: va riconosciuto che anche loro possono aggredire all’interno delle relazioni affettive, psicologicamente e fisicamente. Talvolta fino a uccidere. La violenza domestica è infatti un fenomeno complesso e ricco di sfumature. Oggi, indipendentemente dal genere, all’interno dei rapporti famigliari si riscontra un drammatico analfabetismo emotivo, l’oggettiva incapacità di amare. Un cinismo e un senso del possesso che non sono solo maschili. Dati, fatti e testimonianze, dimostrano che le donne possono maltrattare, accoltellare, sfregiare, uccidere i loro uomini. E i loro figli, spesso usati per colpire al cuore chi le ha fatte soffrire. Eppure le massicce campagne di sensibilizzazione parrebbero semplificare la questione in un assunto: gli uomini sono “tutti” carnefici, le donne sono “sempre” vittime. In questo libro si vuole dare dignità a tutte le vittime, per guardare dentro a un fenomeno che include, sì, il femminicidio ma chiama in causa il “maschicidio”, termine controcorrente per nominare l’altra faccia della stessa medaglia. Le storie qui raccontate non intendono in alcun modo de-costruire il lavoro fatto finora per le donne, ma solo allargare il punto di vista verso la comprensione di un malessere che sta diventando emergenza sociale.
Il pamphlet introduce un argomento ancora Tabù in Italia: la violenza femminile contro gli uomini. Lo raccontano i fatti di cronaca e lo certificano le ricerche statistiche: la violenza all’interno della coppia è reciproca. Eppure – dai media alla politica fino alla vulgata comune – si parla solo di femminicidio. Barbara Benedettelli sposta la lente di ingrandimento sul lato oscuro e i tabù dell’amore malato e violento, ovvero quello delle donne che odiano gli uomini. Un’inquietante inchiesta tra decine di casi, omicidi, ricatti sulla pelle dei figli, gelosie, senso di possesso. Perché le donne saranno pure statisticamente più spesso vittime, ma quando oltrepassano il limite agiscono esattamente come il più bruto femminicida. Alla faccia del politically correct.
Siamo nel pieno di una violenta crisi delle coscienze. Una crisi non solo economica ma anche etica, religiosa, morale. Della giustizia. Camminiamo in superficie senza mai addentrarci nella profondità e nell’immensità della vita. E allora anche uccidere, fare male, diventa facile. Facile lasciare a se stesso chi si trova in difficoltà perché ha perso il lavoro o la propria impresa, e vede la soluzione solo nella morte. Facile chiudere la porta in faccia a chi ha un handicap o è ritenuto “un tronco morto”. Facile ammazzare i propri figli perché sono un peso, o la propria donna, in nome di un amore che non ha densità. Ed è da questo viaggio nelle vite degli altri e anche nella propria, che scaturisce la convinzione dell’autrice che solo l’Amore ci può salvare. Perché se una madre alla quale hanno ucciso il figlio può renderlo immortale, costruendo a suo nome pozzi in Africa che abbeverano interi villaggi; se una donna nata con una malattia che l’ha resa cieca può diventare campionessa paraolimpionica; se ci sono medici che vanno nei Paesi più poveri a operare il cuoricino di bambini destinati alla morte; se ci sono imprenditori che da un giorno all’altro si sono trovati senza tutto ciò che hanno costruito in una vita e dicono: «Niente paura, ce la facciamo», allora un mondo migliore non è solo una speranza, ma un luogo del possibile.
Uccidere una persona significa sopprimere un mondo intero. Un mondo pieno di gente che da quel momento è condannata all’ergastolo del dolore. Vittime. Una volta e per sempre. Perché quel male si attacca al cuore e peggiora quando, come troppo spesso accade, a quell’ingiustizia se ne aggiungono altre. Cosa possiamo fare noi per loro? Perché lo sguardo della legge e della società riserva maggiori tutele ai colpevoli? Questo libro contiene i dialoghi con i parenti di chi è stato strappato prematuramente alla vita: Paola Pellinghelli, mamma del piccolo Tommaso Onofri, i parenti delle Vittime della Uno bianca, che dopo vent’anni soffrono ancora. E altri uomini e donne che, con quel poco che rimane di un’esistenza spaccata, lanciano un grido: non dimenticatevi di noi. La giustizia è un nostro diritto!
Il condominio come luogo del delitto. Un luogo in cui ci si sente protetti perché non si è isolati, non si è soli, se abbiamo bisogno di aiuto qualcuno accorre. Oppure no? Una giovane donna viene uccisa alle tre del pomeriggio sul pianerottolo di un condominio. Le coltellate sono venti. Nessuno sente. Nessuno vede. Cominciano le indagini. Arrivano i giornalisti. In molti raccontano di avere visto l’assassino mentre fuggiva. Erba, 11 dicembre 2006: Rosi e Olindo compiono un massacro nell’appartamento dei vicini. Ma come è possibile che due persone apparentemente normali agiscano come autentici serial killer? Dopo la “strage di Erba” nulla è più come prima. La nostra casa, simbolo della sicurezza e dell’intimità, si è trasformata nel teatro di potenziali delitti. Ora sappiamo che la convivenza forzata in un condominio può esplodere in una violenza senza fine. O nell’indifferenza più agghiacciante. La cronaca dei nostri giorni continua a offrire storie di vicini che ammazzano. Come quella del giovane di Riccione che si innamora della bella addestratrice di delfini e che poi l’uccide a coltellate nel garage quando sa che cambierà casa. O quella dell’uomo di Torino che per una stupida lite con un vicino, è stato massacrato a testate nel petto. Come è possibile che, nel silenzio estivo, nessuno in via Poma si sia accorto che qualcuno stava uccidendo a coltellate Simonetta Cesaroni?
PUNTO E A CAPO, RICOMINCIARE LA NUOVA VITA DOPO LA SEPARAZIONE di Barbara Benedettelli Mondadori
Una casa accogliente sulle colline alle spalle della riviera romagnola, un marito protettivo e benestante, un figlio desiderato. Dopo pochi anni di matrimonio, però, il sogno s’infrange. Un libro a metà fra racconto autobiografico e manuale di auto-aiuto, in cui l’autrice, rivolgendosi a chi si trova ad affrontare una separazione, guida le lettrici in un percorso ricco di consigli e di ritrovata consapevolezza. Ancora oggi che la separazione non è più un tabù, sono tanti gli aspetti dolorosi con cui si deve confrontare chi decide di interrompere un legame matrimoniale: dal senso di colpa alle chiacchiere della gente. Ma ogni esperienza, anche la più traumatica insegna a cercare dentro di sé ciò che spesso neanche s’immagina di possedere.
Il tuo nome è Francesco di Fabio Salvatore (Piemme); Il mio nome è Luca Orioli a cura di Franca Coppola e Isabella Urbano (Laterza); Chi ha ucciso Michael Jackson? Di Claudio Brachino e Gregoriana Labarile (RTI); I segreti del Codice da Vinci di Simon Cox e Claudio Brachino; Nei secoli infedele di Eleonora Giovannini (Mauro Miotti)
Gender Pay Gap, che cos’è? C’è davvero discriminazione? “Le donne in Italia sono sempre meno pagate dei maschi”, “Ecco quanto guadagnano meno
>>>Oggi 25 novembre 2022, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, faccio un appello. Prima, però, il tema. In
>>>Nella giornata mondiale in memoria delle Vittime della strada si prenda coscienza che delle loro tragedie non si può smettere di parlare.
>>>La Giornata Internazionale dell’Uomo è stata inaugurata nel 1999 a Trinidad e Tobago, in Italia si celebra a partire dal 2009 grazie
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